PANORAMICA

PANORAMICA
foto di Giovanni Padroni

Chi siamo

Tolfa, Roma, Italy
Bed & breakfast situato vicino alla struttura RSA e casa di riposo "QUINTA STELLA", nelle immediate adiacenze del Parco della Pace e dell'antico convento dei Frati Cappuccini in una tranquilla e centrale zona di Tolfa,località montana dell'alta provincia di Roma, distante 15 Km da Civitavecchia e 60 Km da Roma stessa.

CARTINA

LA NOSTRA ZONA

I MONTI DELLA TOLFA

VISTA ESTERNA 1

VISTA ESTERNA 1

VISTA ESTERNA 2

VISTA ESTERNA 2

ZONA RELAX 1

ZONA RELAX 1

ZONA RELAX 2

ZONA RELAX 2

SERVIZI OFFERTI

  • NUMERO CAMERE : 3
  • NUMERO POSTI LETTO : 6
  • NUMERO BAGNI : 2
  • PREZZI: 20/40 EURO PERSONA
  • PRENOTAZIONE CON ANTICIPO: OBBLIGATORIA
  • PRIMA COLAZIONE INCLUSA
  • POSSIBILITA' UTILIZZO CUCINA
  • POSSIBILITA' AGGIUNTA LETTINI
  • POSSIBILITA' DI UTILIZZO DI PATIO ESTERNO CON GAZEBO E BARBICUE
  • CHIUSURA: NOVEMBRE,GENNAIO,FEBBRAIO

LA ROSA DEI VENTI

DESCRIZIONE
Il B&B "Rosa dei Venti" è situato in una delle zone più tranquille e silenziose del paese di Tolfa. Pur essendo a soli 500 metri dal centro del paese, è immerso in una meravigliosa culla di bosco mediterraneo, all'estremo confine del Rione Cappuccini. La sua posizione è adiacente alla nuova residenza per Anziani QUINTA STELLA e all'antico convento dei Frati Cappuccini con attiguo Parco della Pace, luogo scelto dai frati stessi per le sue caratteristiche di tranquillità e silenzio.

PERCHE' SCEGLIERE IL B&B ROSA DEI VENTI
Il B&B "Rosa dei Venti" è adatto innanzitutto a tutte quelle persone che vogliono trascorrere un periodo di relax senza condizionamenti dovuti al traffico, al parcheggio, alla tranquillità, al rumore, al bisogno di utilizzare l'automobile, senza perdere tutti gli innumerevoli servizi che il paese mette a disposizione che rimangono raggiungibili a piedi.
Essendo poi situato nel punto più alto del paese, a circa 520 metri sul livello del mare, offre l'incanto di una energia sana e pura, che rapisce i sensi rigenerando la mente ed il corpo in tutti i suoi livelli.

A CHI E' UTILE IL B&B ROSA DEI VENTI
Il B&B "Rosa dei Venti" è utile ai parenti e visitatori delle persone allogiate presso la struttura RSA QUINTA STELLA distante soli 50 metri, e a chiunque sia amante della natura e del bosco e di tutte quelle attività che il bosco e la macchia mediterranea possono offrire come:

escursioni a piedi, in bici o a cavallo avendo la località dei Monti Della Tolfa circa 19.000 ettari di estenzione;

escursioni per ricerca e raccolta funghi e tartufi essendo una zona ricca di castagni, cerri, faggi e quindi molto prolifica;

per gli amanti della caccia è una delle più ambite mete specialmente per gli appassionati della caccia al cinghiale;

Inoltre offre soddisfazione agli amanti dell'archeologia in quanto il paese è situato in piena zona Etrusca ed i boschi sono intrisi di ritrovamenti di insediamenti e necropoli.

Offre anche la vicinanza di diversi tipi di terme come:
Le Terme Di Stigliano, che distano soli 15 Km dove è possibile fare bagni con acqua termale e fanghi;
Le Terme Della Ficoncella, che distano soli 10 Km dove é possibile fare bagni con acqua termale;
I bagni del Bagnarello, dove è possibile fare dei bagni con acqua termale molto calda che sgorga da una sorgente situata nel travertino rosa (sgorga a circa 70 gradi centigradi) per finire in delle vasche scavate anticamente nel travertino stesso (nelle vasche circa 45 gradi centigradi). Le leggende attribuiscono infinite e magiche proprietà curative a queste acque, specialmente per tutti i processi infiammatori del corpo. La suggestione più grande, al Bagnarello, si può cogliere in pieno inverno, nelle poche volte che la zona si cosparge di incantevole manto nevoso, facendo il bagno in una vasca di acqua bollente circondata dalla neve. I bagni sono all'aperto ed immersi nel bosco.
Un'altra cosa che il paese di Tolfa offre è l'estrema vicinanza a bellissime località balneari come:
il litorale laziale:
Civitavecchia distante 15 Km;
Santa Marinella distante 25 Km;
Santa Severa distante 25 Km;
Ladispoli distante 35 Km;
bagni di S. Agostino distanti 18 Km; i bagni di Tarquinia distanti 40 Km.
il lago di Bracciano distante 30 Km.
il lago di Martignana distante 40 Km.
il lago di Vico distante 50 Km.

LE TERME DELLA FICONCELLA

La Ficoncella è un piccolo centro termale nel quale, ancora oggi, affluiscono le acque sulfuree che in antichità resero le Terme Taurine (sito archeologico romano stante nelle vicinanze) uno dei luoghi più graditi all'antica società romana.
Oggi, come nel passato, grazie alle proprietà altamente benefiche delle acque che riempiono le cinque vasche termali, questo luogo costituisce uno dei centri di maggior attrazione non solo per i cittadini, ma anche per i numerosi visitatori stranieri.
Il fascino e la suggestività del luogo che circonda il complesso termale, caratterizzato dalla presenza di un ambiente collinare lontano dalla città, dal continuo rumore e dallo smog costituiscono alcuni degli ingredienti fondamentali per passare una giornata in completo relax.

Caratteristiche dell’ acqua termale: L’ acqua della Ficoncella sgorga limpida e inodore da una vasca calcarea a 56°C, queste qualità sono dovute all’assenza di acido solfidrico.
Per questo motivo l’acqua può essere utilizzata per trattamenti termali sia interni che esterni, attraverso bagni o bibite, l’acqua appartiene alla classe delle acque solfato calciche leggermente alcaline.
L’acqua della Ficoncella viene utilizzata per la cura di: artriti, reumatismi, postumi traumatici, malattie della pelle, ulcere, piaghe, ferite suppuranti, flemmoni e altro ancora.

Il complesso termale è gestito da una società privata che grazie ad una continua opera di manutenzione e controllo della struttura, offre servizi eccellenti.
Percorrendo Via Terme di Traiano, in direzione nord, appena prima dello svincolo autostradale di Civitavecchia Nord, sulla sinistra si accede alla strada che conduce al luogo dove è situata la Ficoncella.


BAGNI DI STIGLIANO

Bagni di Stigliano10 Km da Tolfa
Si tratta di un tranquillo borgo adagiato nel verde delle colline boscose, sul versante orientale dei Monti della Tolfa, vicino al lago di Bracciano. La fonte termale era già conosciuta dagli etruschi e fu poi valorizzata dai romani che vi costruirono delle terme, come starebbero a dimostrare i reperti ritrovati nella zona. Il nome deriva dal latino aquae stygianae, così chiamate perché associate dalla fantasia popolare a quelle paludose dello Stige, il fiume degli Inferi. Certo è che le acque del luogo, solfuree e ipertermali, ben si prestavano alla similitudine. Dai locali giacimenti siliceo-argillosi si estraggono i materiali fangosi che, lasciati a macerare nelle acque sorgive, sono la base dei fanghi termali.

Caratteristiche
La vita termale della zona risale, per l’epoca moderna, al XVIII sec., quando i principi Altieri della nobiltà romana eressero un vero e proprio albergo per ospitare i viaggiatori in cerca di sollievo alle malattie reumatiche e alla gotta; a metà Novecento risale invece lo stabilimento termale. Attualmente, entrambe le strutture sono oggetto di profonda ristrutturazione che darà loro una veste completamente nuova, pur mantenendo invariate indicazioni terapeutiche e cure . Tra le novità, una piscina termale esterna e una interna, collegate tra loro, e un centro benessere per cure estetiche e di relax. Sarà valorizzato e reso fruibile anche il circostante parco di 20 ettari, caratterizzato da una vera sinfonia di acque grazie alla presenza di due torrenti confluenti (il fosso delle Sette Cannelle e La Lenta) in cui si immettono anche le fonti termali.

L'acqua
Bagnarello. 58 °C solfo-iodica.
Fonte di Bellezza. 38 °C solfo-iodica.

Le indicazioni terapeutiche
Malattie della pelle, dell'apparato locomotore, dell'apparato respiratorio, dell'apparato urinario e del ricambio.

Le cure termali
Aerosol, bagni terapeutici, fanghi, grotte/stufe, inalazioni caldo-umide.


RISERVA MONTERANO

La riserva è situata tra i Monti della Tolfa e i Sabatini ha ampie pianure a pascolo e gole scavate nel tufo vulcanico.
Resti del neolitico, necropoli etrusche e i ruderi dell’abitato di Monterano, abbandonato alla fine del ‘700, emergono suggestivi tra una rigogliosa vegetazione di lecci e sambuco, di querce, ontano, nocciolo e del non comune agrifoglio.
Muschi e felci, tra le quali la rara felce florida, e profumati ciclamini rivestono i versanti in ombra.
Martora, tassi e volpi, istrici e cinghiali sono i principali mammiferi che popolano la riserva.
Lungo il corso del Mignone si rinviene il raro e variopinto martin pescatore.
Numerosi i rapaci notturni che nidificano nei vecchi tronchi o tra le rovine, il gufo, il barbagianni, l’allocco e la civetta. Tra i rettili la testuggine e il colubro d’Escualpio.


mercoledì 28 gennaio 2009

ROSA DEI VENTI B&B TOLFA LAZIO ROMA

EVENTI A TOLFA


Tolfa è stato fini a pochi anni fa un paese a prevalente economia agricola e molte delle sue tradizioni sono scomparse con l'abbandono delle campagne negli anni 60, molte però hanno resistito fino ai giorni nostri ed altre sono stare riesumate negli ultimi tempi da un lontano passato per ragioni religiose o meramente turistiche. Queste tradizioni riguardano molti aspetti della vita del paese, da quello religioso a quello gastronomico, dalle feste popolari alla vita dei campi. Alcune di queste tradizioni sono simili a quelle di altri paesi del centroitalia, alcune tipiche solo del nostro paese. Ecco una lista in ordine cronologico di queste tradizioni.

Sant'Antonio abate:

Quella del Santo protettore degli animali è una delle feste più sentite in paese, i festeggiamenti si svolgono nella domenica più vicina al 17 Gennaio e la processione del sabato è seguita da un gran numero di fedeli. Subito dopo la processione vengono innalzati dei grandi globi aerostatici con su scritto "Viva Sant'Antonio" Questa tradizione ottocentesca ebbe il suo massimo interprete in Giacobbe Marazzi che in occasione delle feste riusciva a far innalzare globi dalle forme più strane. Gli attuali discendenti del mitico Giacobbe continuano la tradizione limitandosi a mandare in cielo dei coloratissimi parallelepipedi. Come in molti altri paesi del Lazio la festa di Sant'Antonio dava inizio al Carnevale e nel pomeriggio della domenica si svolgeva la sfilata dei carri allegorici. Questa tradizione è stata abbandonata e la sfilata ora si svolge nell'ultima settimana del periodo carnevalesco.

La Settimana Santa:

delle numerose cerimonie religiose della Settimana Santa segnaliamo la Visita ai sepolcri del Giovedì Santo. In ognuna delle sette chiese di Tolfa viene addobbato un altare ed i tolfetani nella serata di giovedì vanno da una chiesa all'altra a rendere omaggio ai sepolcri. Una volta questi altari venivano addobbati con fiori di campo o grano fatto germogliare per l'occasione, oggi si usano fiori comprati dai fiorai.La processione del Venerdì Santo è particolarmente suggestiva. Organizzata dalla confraternita "Umiltà e Misericordia" si snoda lungo le vie rinascimentali del paese che per una sera, senza macchine parcheggiate, tornano alla loro primordiale bellezza. Di particolare impatto emotivo il canto: "Populo meo" accompagnato dallo stridio sull'acciottolato delle catene trascinate dai penitenti.

Dolce tipico della Pasqua in tutto il comprensorio è la pizza di Pasqua, un pane dolce che nella scampagnata di Pasquetta si mangia con la lonza di maiale in un particolare abbinamento dolcesalato.

Il piatto più tipico della cucina tolfetana è l'acquacotta, una zuppa di erbe che cambia continuamente seguendo il ritmo delle stagioni. Quella primaverile è realizzata usando esclusivamente erbe selvatiche. Particolarmente ricercati sono i germogli di tamaro (Tamus communis L.) localmente chiamati abbojeli che oltre che per l'acquacotta vengono usati per fare frittate o in umido con una spruzzata d'aceto. Molto ricercati ed abbondantissimi anche gli asparagi selvatici.

Le feste dell'estate:

all'inizio dell'estate è ormai entrata a far parte delle tradizioni la festa del "Cavallo tolfetano", organizzata dall'associazione omonima in località La Nocchia, e che ha preso il posto della fiera del bestiame che non si tiene più da molti anni.

Sempre durante l'estate molte sono le feste che ricordano le antiche tradizioni ad incominciare da quella degli "Antichi mestrieri" Di tutte le attività artigianali che supportavano l'agricoltura e l'allevamento è rimasta solo la lavorazione del cuoio ed in particolare delle selle maremmane.

A fine luglio la sfilata dei rioni fa rivivere quella che era la vita di Tolfa fino a pochi anni fa. Da cantine e magazzini escono tutti quegli attrezzi che si usavano nei campi e di cui molta gente non conosce più né il nome né l'uso. Si celebra in particolar modo la raccolta del grano. Su queste colline si coltivava il grano duro di varietà Cappelli, un grano con delle spighe bellissime ed il granaio pieno era per i tolfetani la maggior ricchezza. Ancora oggi il pane di Tolfa è prodotto con farina di grano duro.

Ad Agosto il "Torneo dei butteri" che nacque negli anni 60 per motivi turistici vuole celebrare la maestria degli allevatori di bestiame, altra grande risorsa dell'economia del paese nel passato e che ancora oggi riveste grande importanza.

Sempre ad Agosto da alcuni anni si celebra di nuovo la processione della Madonna della Sughera. Si narra che nel 1501 due cacciatori trovarono su un albero di sughero un'immagine della Madonna che con una solenne processione fu portata in una delle chiese di Tolfa. Il giorno seguente però l'immagine era tornata sull'albero e Agostino Chigi appaltatore delle cave d'allume dette ordine di costruire attorno all'albero una chiesa. Alla Madonna della Sughera sono particolarmente devoti i cacciatori di Tolfa che partecipano in massa alla processione.

Il 1° Settembre la festa di Sant'Egidio, patrono di Tolfa, chiude le feste dell'estate. Purtroppo da alcuni anni, a causa di un incidente, non è più possibile far svolgere in paese la tradizionale corsa di cavalli. Sempre vive sono ancora le gare di poesia estemporanea, la cosiddetta poesia a braccio, tipica dell'Italia Centrale.

Le feste d'autunno:

il 29 settembre alla chiesa della Rocca e nell'omonimo rione si svolge la festa di san Michele Arcangelo. Una simpatica tradizione scomparsa era la festa di San Martino che si svolgeva nel rione Cappuccini.

Le feste di Dicembre:

rimane ancora viva la tradizione del fuoco in piazza per la Madonna di Loreto anche se il falò è di dimensioni molto più contenute di quelli di una volta.

La tradizione più antica delle feste natalizie è senz'altro un dolce tipico di Tolfa, "Le maccarone de Natale". Fettuccine fatte in casa, condite e ricoperte da un trito di frutta secca e cioccolata fondente poi lasciate raffreddare e solidificare. Una tradizione non molto antica, ma molto poetica è il Presepe vivente che viene rappresentato in vicoli e piazzette del centro storico.

Per qualsiasi informazione: info@comuneditolfa.it